Le droghe e l’alcol rappresentano una delle principali preoccupazioni dei genitori soprattutto quando si avvicina l’età dell’adolescenza, un periodo delicato che comporta delle profonde modifiche al corpo e alla psiche dei nostri figli.
Ragazze e ragazzi sono infatti soggetti a una tempesta alla quale è difficile sottrarsi, influenzati e stimolati continuamente non solo dai social media, dalla musica, dalla scuola ma anche dalle relazioni, dalla famiglia e dagli amici.
Un cambiamento importante dal quale spesso i genitori si sentono esclusi, dove nascono le prime incomprensioni e le prime difficoltà nell’interagire, dove sembra quasi di non riconoscere più i propri figli.
Il rischio che corrono i nostri figli preoccupa ancora di più a causa dello scoppio della pandemia di Covid-19 dove la sensazione di solitudine e di incertezza che i giovani sperimentano si è ulteriormente amplificata, fornendo terreno fertile per lo sviluppo di una dipendenza da droghe e/o alcol.
Noi di Dianova, che da oltre 30 anni ci occupiamo di interventi nell’ambito delle dipendenze da sostanze, sappiamo quanto il ruolo del genitore e della famiglia siano importanti in questa fase di crescita dove spesso va a inserirsi la prima esperienza con le sostanze stupefacenti e con l’alcol: può restare un caso isolato ma anche tramutarsi in una problematica più profonda.
È proprio dalla nostra esperienza che è emersa l’esigenza di aiutare i genitori a identificare i rischi che corrono i nostri figli per arrivare prima che la droga e l’alcol diventino un problema.
4 studenti su 10
tra i 15 e i 19 anni hanno assunto una sostanza nel corso dell’ultimo anno
Per oltre il 51,6% degli studenti
il consumo della sostanza è avvenuto tra i 15 e i 16 anni
850.000 minori
consumano bevande alcoliche; di questi, il 20% ha tra gli 11 e i 13 anni
Dianova lavora da più di 35 anni per offrire a persone con problemi di dipendenza da sostanze l’opportunità di cambiare il corso della loro vita.
Nelle strutture e nei servizi di Dianova lavorano circa 100 professionisti (psicologi, psicoterapeuti, educatori, ma anche medici, infermieri, etc…), la maggior parte dei quali all’interno delle 5 Comunità Terapeutiche in Italia.
Ogni anno 400 ragazzi e ragazze vengono inseriti all’interno di percorsi specifici per fornire loro gli strumenti necessari per uscire dalla dipendenza e reinserirsi nella società a percorso concluso.
Siamo impegnati in interventi di prevenzione presso scuole, oratori e centri di aggregazione giovanile: qui cerchiamo di sensibilizzare giovani e adulti sulla tematica della dipendenza e degli aspetti a essa correlati, aiutando i giovani a identificare quelle risorse personali necessarie per diminuire i rischi di utilizzo.
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