Milano Marathon
Partecipa ad una corsa solidale insieme a Dianova!
Nuove sfide ci attendono: quest’anno Dianova parteciperà alla Milano Marathon e anche alla Roma Marathon!
Il 6 aprile 2025 correremo alla Milano Marathon insieme ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze per realizzare importanti progetti dedicati alle donne delle nostre Comunità.
Vuoi partecipare insieme a noi? Alla Milano Marathon possiamo andare oltre le dipendenze, verso nuove direzioni!
6 Aprile 2025
FORMA LA TUA STAFFETTA E PARTECIPA CON DIANOVA!
Forma il tuo team di 4 persone e corri la maratona suddivisa in
4 frazioni (dai 7 ai 13 km).
Per partecipare è necessaria una quota minima di 200€ per ogni team, ma anche il tuo impegno a raccogliere fondi tra i tuoi amici e parenti attraverso una raccolta fondi su Rete del dono. 1000€ a staffetta è il nostro obiettivo… ma non preoccuparti, per noi conta il tuo impegno per sostenere le attività di Dianova dedicate a centinaia di ragazzi e ragazze con problemi di dipendenza da sostanze, dipendenza comportamentale
e disagio psicologico.
Per correre con Dianova puoi fare una donazione diretta.
L’iscrizione alla staffetta è possibile solo ed esclusivamente attraverso una delle organizzazioni non profit iscritte al Charity Program.
Sei un’azienda? Partecipa con i tuoi dipendenti o con i nostri ragazzi, scopri come!
CORRENDO CON DIANOVA AVRAI:
Maglietta tecnica di Dianova per correre la gara;
Pacco gara e maglietta tecnica ufficiale di Milano Marathon;
Raduno, accoglienza, ristoro il giorno della gara presso lo stand di Dianova al Charity Village;
Copertura fotografica/video durante la gara;
Assistenza ai punti di cambio;
Partecipazione alla festa di ringraziamento post evento;
Rilascio del certificato solidale Dianova di partecipazione
Testimonianze
«Un lungo percorso. Una staffetta. Una metafora della vita. Quattro persone, quattro differenti storie personali accomunate da un unico obiettivo: tagliare il traguardo. Quando ho preso il testimone e ho cominciato a correre i pensieri di tutti i giorni si sono fermati: le gambe pensavano solo ad andare e la testa a non mollare. Mentre macinavo chilometri mi giravo e vedevo gli altri corridori, mi aiutavano a tenere il passo e mentre la fatica cominciava a farsi sentire ricominciavo a pensare: il traguardo era vicino, un compagno mi aspettava, la mia squadra mi aspettava. Ringrazio i miei compagni che hanno condiviso con me il sudore degli allenamenti, la fatica del viaggio e la gioia del traguardo: eravamo in tanti a correre insieme verso un futuro migliore!»
«Fra le tante emozioni che questa giornata di partecipazione alla Maratona di Milano mi hanno regalato, c’è senz’altro la gioia. Gioia per essermi sentito una persona differente, una persona migliore, una persona che si vuole bene per quella che è veramente e non per quello che ha sempre finto di essere, una persona che quando vuole sa raggiungere i propri obiettivi con impegno e costanza. Posso dire che oggi ho più consapevolezza dei miei mezzi, e che la vita in fondo è bella e va vissuta dando più importanza alle piccole cose che in fin dei conti sono alla base della nostra esistenza, senza alcol e droghe che ti offuscano la mente e ti allontanano sempre più da te stesso e dalle persone a te più care.»
«Per me è stata la prima volta e come tutte le prime nella vita, nei giorni precedenti ero emozionato; ciò non mi ha permesso di notare quanto il mio rapporto con gli altri “runners” (su tutti Alberto) sia cresciuto. Oltre a trascorrere una domenica diversa, tutto intorno ero circondato da una festa “SANA”.
Una delle cose più importanti che mi rimane dopo la maratona e dopo 4/5 mesi di allenamento, sono i discorsi fatti in allenamento con Diego, le risate con Fabio, il sudore e i chili persi…… e le scarpe rotte; il regalo più grande è stata però la crescita/maturazione nei rapporti con le persone con cui ho avuto il piacere di condividere questa esperienza. Se penso che tutta questa esperienza l’ho iniziata solamente perché “obbligato” dagli operatori della Comunità in quanto correvo sempre da solo, mi rendo conto finalmente che “correre in quattro” e fare quindi gruppo per me è stata una grande fortuna. Grazie.»
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