Due città, due maratone, settanta runner, un solo messaggio condiviso: andare oltre le dipendenze è possibile.
Il 16 marzo a Roma e il 6 aprile a Milano, Dianova ha partecipato alla Roma Marathon e alla Milano Marathon 2025, grazie alla presenza di oltre 70 runner solidali che hanno deciso di correre per qualcosa che va oltre il cronometro e la classifica: hanno corso per sostenere il progetto “Oltre le dipendenze, verso nuove direzioni”, che ha l’obiettivo di sviluppare percorsi, laboratori e attività specifiche dedicati alle donne ospiti delle comunità di Dianova, come ad esempio: corsi di autodifesa e prevenzione alla violenza, attività di supporto alla genitorialità, progetti di educazione sanitaria, attività per migliorare la consapevolezza del proprio benessere psicofisico, laboratori e gruppi tematici per favorire l’autostima, l’autoefficacia e l’empowerment.
Un’occasione straordinaria per unire sport, solidarietà e impegno sociale, attraverso un gesto semplice e potente: mettersi in gioco, chilometro dopo chilometro!
Correre una staffetta in squadra è sempre una sfida importante, ma farlo a sostegno delle persone con problemi di dipendenza ospiti delle nostre Comunità ha dato un significato più profondo a ogni passo. È quello che abbiamo vissuto insieme ai nostri runner, ognuno con la propria motivazione, ma uniti da un obiettivo comune: dare voce, visibilità e sostegno ad un fenomeno, quello della dipendenza, che ancora oggi è connotato da stigma e pregiudizi, soprattutto quando si parla di donne e di problematiche di genere.
A Roma, come a Milano, i volti, gli sguardi e le emozioni al traguardo raccontavano molto più di una gara sportiva. Raccontavano il desiderio di contribuire a un cambiamento sociale, di prendere posizione, di mettersi in cammino – o in corsa – accanto a chi sta provando a riscrivere la propria storia.
Tra le tante emozioni della giornata romana, ce n’è una che ha lasciato il segno. Uno dei nostri ospiti, oggi accolto nella Comunità di Palombara Sabina, ha partecipato alla maratona attraversando le stesse strade che, fino a pochi mesi fa, erano la sua quotidianità vissuta in strada.
Roma, in quel caso, non era solo lo sfondo della corsa, ma la protagonista di un racconto di trasformazione, da luogo di fatica e solitudine a scenario di un vero e proprio cambiamento perché ad attenderlo a fine corsa c’erano i suoi familiari.
Anche a Milano l’energia è stata altissima. Abbiamo partecipato con entusiasmo e determinazione, portando in corsa un messaggio chiaro: le donne che accogliamo nelle nostre comunità hanno bisogno di percorsi dedicati, personalizzati, pensati appositamente per le loro specificità.
I runner solidali che hanno scelto Dianova non hanno semplicemente corso: hanno costruito un ponte tra il loro impegno personale e l’impatto sociale di cui volevano essere parte.
Ecco alcune delle loro parole, raccolte tra le emozioni del post-gara:
“Spesso nella vita bisogna impegnarsi al massimo solo per non perdere il proprio equilibrio.
Ma per cambiare davvero, per andare lontano, serve il doppio dello sforzo, il coraggio di spingersi oltre.”
“Correre con Dianova è stata un’emozione intensa: un gesto per me stesso, ma anche un pensiero profondo rivolto a chi non c’è più, e continua a vivere nei miei passi.”
“Mi sono avvicinato a questa esperienza senza sapere bene cosa aspettarmi. Ora so che porterò questa giornata con me a lungo. Abbiamo corso, sì. Ma soprattutto abbiamo sentito di appartenere a qualcosa di più grande.”
Un ringraziamento speciale a tutti/e i nostri e le nostre runner ma anche e soprattutto a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto “Oltre le dipendenze verso nuove direzioni” scendendo in pista per le strade di Roma e Milano insieme a Dianova o anche solo semplicemente con una donazione: Mitsubishi Electric, Hitachi Rail, Studio Commercialista Dott. Amedeo Paraggio, Ferriera Alto Milanese, Farmacia Marzolano, Azienda Speciale Territoriale di Palombara Sabina, BD Studio, Agenzia Colombo, Tecnocasa, Studio Legale Zoppolato e Associati, Don Italia e alle atletiche Azzurra e di Palombara Sabina.